23/04/2005 — Si è spento pacificamente stamane nel sonno Romano Scarpa che ci ha lasciati dopo una lunga malattia.
Con lui se ne va il più grande fra gli autori. Va a raggiungere Barks, Gottfredson, Eisner, Caniff, Kirby, Carpi e tutti gli altri grandi Artisti che ci hanno lasciato prima di lui. Molti di noi (tutti noi, probabilmente) sono cresciuti leggendo le sue storie, il suo Topolino era il vero Topolino che tutti amiamo, e così i suoi paperi, per non parlare di tutti i personaggi che ha creato, da Brigitta a Gancetto a Trudy. Maestro nella sceneggiatura, oltre che nel disegno, rimane insuperata la sua abilità di portare il ritmo cinematografico nelle sue storie che rimangono tra le migliori di sempre (Lo Scozzese volante, la Dimensione Delta, l’Unghia di Kalì, le Paperolimpiadi… troppe da citare qui).
Era il più grande, appunto.
I funerali hanno avuto luogo il 25 aprile 2005, alle ore 10:30, nella Cappella del Cimitero di Fuengirola, nei pressi di Malaga, Spagna.
Se sentite anche voi il bisogno di dire qualcosa (anche se sono passati sette anni!), mandate un messaggio (anche solo una parola, se vi va) via mail a frspreaf@tin.it, verrà poi riportato qui sulla Message Board.I primi 330 messaggi (grazie a tutti!) sono stati inviati alla famiglia di Romano. E nel frattempo, purtroppo, il 7 maggio 2007 è venuta a mancare anche la moglie di Romano, Sandra. Di nuovo condoglianze alla figlia Sabina.
If you feel you have to say something about this (even though it’s been five years!), mail a message (a word will do) to frspreaf@tin.it, it will be published here on the Message Board. The first 330 messages have been sent to Romano’s family. Thank you, people.
24/04/2005, 18.56
Messaggio n° 2
Abbiamo perso davvero un grandissimo autore.
(Fulvio Bernardini -Fulber- cartoonist)
24/04/2005, 20.24
Messaggio n° 3
Non credo di esagerare nel dire “Il più grande”
24/04/2005, 21.29
Messaggio n° 4
Truly great artists never die. They go to sleep, taking a well earned rest and leaving their work behind as a testimony for future generations yet to come.
Good night Romano, sweet prince, may your slumber be restful and full of wonderful dreams, like the ones you donated to us in half a century of craft, professionalism, but especially, once again, love, because that’s really all we need, isn’t it ?
24/04/2005, 23.19
Messaggio n° 5
24/04/2005, 23.33
Messaggio n° 6
May his work live on among us for years to come, and may sardines rain in our hearts until the end of time. Grazie mille, Romano – I can’t imagine what it would be like growing up without you.
24/04/2005, 23.50
Messaggio n° 7
25/04/2005, 00.28
Messaggio n° 8
Scarpa was a fantastic storyteller and artist, on a par with Barks and Gottfredson. Equally at ease with mice and ducks, he was indeed one of very few authors since Gottfredson who could tell good Mickey stories. While too many others made Mickey a boring know-it-all who always won, Scarpa always gave life to a believable, genuine, fallible but still heroic Mickey. That Topolino was a nice person: he had Scarpa’s own modesty and honesty. So, too, for Uncle Scrooge, whose humanity Scarpa brought out in many adventures, sometimes enriching his world with the personalities of new characters such as Brigitta.
Like so many others, I learnt to read on the pages of your wonderful comics. A heartfelt thank you, Mr Scarpa, from one among the many millions of your fans.
25/04/2005, 00.37
Messaggio n° 9
25/04/2005, 01.36
Messaggio n° 10
Non ho osato chiedergli del Balabu’, del Kaibi’, di Brigitta, di Filo Sganga, di Zenobia… non ho osato addentrarmi nel suo universo anche se lo conoscevo molto bene per via della lunga frequentazione, tramite l’edicola, che noi avevamo da tanto tempo.
Un rapporto che mi e’ sempre piaciuto pensare diretto, esclusivo, dedicato. Perche’, stupidamente, mi son sempre illuso che Romano scrivesse le storie per me solo.
E invece, scopro in questi giorni, Romano scriveva storie per tanti me, per tante persone che ora lo piangono e gli scrivono messaggi.
Sembra il crollo di un’illusione, la fine di un’epoca, l’addio di un padre artistico. E questa sua dipartita e’ tutto questo messo insieme: una folla silenziosa, triste, emozionata, lo piange. Non sono l’unico a rimpiangere la sua morte e – francamente – non avrei potuto neanche sperarlo.
Ma una cosa in esclusiva di Romano ce l’ho, la conservo e la conservero’ con affetto, emozione e gioia: si tratta di quella piccola dedica che Scarpa mi fece quella stessa serata del 1998 . Ha semplicemente scritto “a Francesco, Romano Scarpa” ma l’ha fatto per me; guardando quelle parole, per 20 secondi mi ri-illudo che abbia scritto tutte le sue avventure per me e i ricordi ritornano a quella vecchia storia con quel vecchio pazzo che ha donato tutta la sua fortuna per filantropia che, senza il nostro Romano, ora starebbe mendicando per una strada.
Ora e’ notte… Minni avrebbe detto che questa e’ una notte da lupi. “Niente paura, Minni! Il nostro “giallo” e’ finito!” le avrebbe detto Topolino in una situazione del genere.
Io non posso che aggiungere un “purtroppo”.
:'(
Ciao Romano, grazie di tutto… ci mancherai e tu solo sai quanto…
Con affetto e stima,
Francesco Gerbaldo (lettore dal 1985 di Topolino che ha conosciuto la grandiosita’ di Scarpa nel 1988!)
25/04/2005, 01.44
Messaggio n° 11
Say hello to Carl!
25/04/2005, 02.04
Messaggio n° 12
Da adesso in poi ne rimarrà solo il marchio svuotato.
25/04/2005, 03.11
Messaggio n° 13
25/04/2005, 03.39
Messaggio n° 14
25/04/2005, 09.46
Messaggio n° 15
Mi mancherà
25/04/2005, 10.39
Messaggio n° 16
25/04/2005, 10.52
Messaggio n° 17
Ho imparato a leggere sulle pagine di Topolino e i primi disegni che mi ricordo (e che erano\sono i miei prefeiti) erano i tuoi. Hai regalato molta fantasia a tantissimi lettori, ci hai fatto divertire, ridere, sorridere ed a volte, anche imparare qualcosa.
Hai reso grande il fumetto Disney italiano, sei stato maestro per molti disegnatori e sceneggiatori e un po’ padre di tutti noi lettori.
Ti ricorderemo sempre perché le tue storie ed i tuoi personaggi hanno sempre qualcosa da raccontare, ad ogni nuova lettura.
Grazie di tutto.
25/04/2005, 11.57
Messaggio n° 18
25/04/2005, 11.59
Messaggio n° 19
Con lui, ovvio dirlo, se ne va un monumento del fumetto, senza il quale la scuola Disney italiana non sarebbe mai stata quello che è, cioè leader nel mondo.
Mi dispiace veramente molto.
Un caro saluto, Romano, e grazie.
Michele
25/04/2005, 12.06
Messaggio n° 20
25/04/2005, 12.28
Messaggio n° 21
Altrettanto sicuramente tra i piu’ grandi in assoluto.
Senza di lui non ci sarebbe stata una parte della mia infanzia, una parte importante.
Purtroppo non siamo immortali … e per questo motivo dobbiamo darci da fare, nella speranza di lasciare qualcosa che ci fara’ ricordare anche dopo morti.
Pochissimi ci riescono.
E lui e’ uno di questi. 🙂
25/04/2005, 12.37
Messaggio n° 22
25/04/2005, 12.37
Messaggio n° 23
25/04/2005, 12.56
Messaggio n° 24
Thanks, Mr. Scarpa, for adding something truly special in my life…
25/04/2005, 13.07
Messaggio n° 25
Mi sono avvicinato da poco al mondo disney ed il maestro che subito ho saputo apprezzare pienamente è stato proprio il grande Romano Scarpa!Con lui è iniziata la grande produzione del disney made in italy;come non ricordare le sue magnifiche storie dell’inizio!!
Romano 6 stato un grande!Ti ricorderò sempre!
Luca
25/04/2005, 13.18
Messaggio n° 26
Le storie di Romano hanno segnato la mia infanzia: sono cresciuto insieme ad esse. Mi hanno fatto -e mi fanno tuttora- sognare: non le dimentichero’ mai.
Grazie, Romano!
R.
25/04/2005, 13.26
Messaggio n° 27
Danke, Romano!
25/04/2005, 13.47
Messaggio n° 28
Il miglior autore Diseny italiano, anzi europeo, di tutti i tempi. Era il più grande autore, sceneggiatore, disegnatore, affabulatore, sceneggiatore, inventore di personaggi, insomma il meglio del meglio tra gli artisti di questa stupenda arte che è il Fumetto.
Mille parole non renderanno mai giustizia di quello che ci ha donato.
Grazie, Romano Scarpa.
Giorgio
25/04/2005, 13.54
Messaggio n° 29
E, per quello che conta, sto piangendo in questo momento.
Addio, maestro.
E grazie, per tutto quello che hai dato a questo mondo.
25/04/2005, 15.41
Messaggio n° 30
25/04/2005, 15.45
Messaggio n° 31
25/04/2005, 16.06
Messaggio n° 32
25/04/2005, 16.34
Messaggio n° 33
Thank you for your work, Romano!
25/04/2005, 16.46
Messaggio n° 34
25/04/2005, 17.28
Messaggio n° 35
Mis condolencias a su familia.
Addio, Maestro, e grazzie tante.
Santi.
25/04/2005, 19.03
Messaggio n° 36
When i heard the news on the 24., it made me very sad. Although i have never met Scarpa in person, i almost feel like i know him anyway, through all the great stories, he has told us, about Mickey and all the other guys from Duckburg. My memory is suddenly filled with all the times, i have enjoyed a new exciting, thrilling Mickey-adventure, or another dynamic, crazy Donald Duck or Scrooge-story from Scarpas hand. His stories, which i read in the danish pocket “Jumbobog” in my childhood days, (and stil do, off course) has made a big impression on me.
Now he is just a star in the skies over Duckburg, but what a bright and shining one…
A heartfelt goodbye from Denmark. You will be remembered and missed.
25/04/2005, 20.11
Messaggio n° 37
25/04/2005, 20.33
Messaggio n° 38
Addio, e grazie, Maestro Romano Scarpa, sarai per sempre un mito.
25/04/2005, 20.42
Messaggio n° 39
Scarpa ci ha fatto appassionare alle sue storie per quasi 50 anni…
Scarpa ci ha fatto stupire con i suoi personaggi…
Scarpa ci ha fatto sognare avventure fantastiche…
Scarpa ci ha fatto sorridere nei momenti tristi…
Ciao, Romano.
25/04/2005, 23.14
Messaggio n° 40
Featuring a drawing of our and a large biography, consisting of data from many languages.
We are sure Romano Scarpa is going to a better place than this.
25/04/2005, 23.18
Messaggio n° 41
25/04/2005, 23.42
Messaggio n° 42
26/04/2005, 01.05
Messaggio n° 43
Ora che lui non c’è più è come se se ne fosse andata anche una parte di me.
Addio, e grazie.
26/04/2005, 01.14
Messaggio n° 44
26/04/2005, 02.02
Messaggio n° 45
dal cuore.
26/04/2005, 03.21
Messaggio n° 46
Matthieu J. – Francia – Parigi
26/04/2005, 07.50
Messaggio n° 47
26/04/2005, 09.03
Messaggio n° 48
Francesco
26/04/2005, 09.18
Messaggio n° 49
grazie, Maestro.
26/04/2005, 10.22
Messaggio n° 50
26/04/2005, 10.31
Messaggio n° 51
Grazie, Maestro!
26/04/2005, 11.28
Messaggio n° 52
Grazie di tutto, di cuore.
26/04/2005, 11.33
Messaggio n° 53
26/04/2005, 12.10
Messaggio n° 54
26/04/2005, 13.26
Messaggio n° 55
Tra le mie mani c’era un fumetto, uscito da pochi giorni e che mi stavo portando appresso sin dal momento dell’acquisto, per leggerlo e, com’era d’abitudine allora, rileggerlo piu’ e piu’ volte. La copertina era gialla, con un Paperino coinvolto nella lettura di un inquietante thriller. Si trattava del “famoso” numero 13 della collana dei Classici Disney “I Gialli di Paperino”, un fumetto che grazie all’aspetto esteriore da libro giallo “vero” mi faceva forse sentire piu’ adulto ed importante di quello che realmente ero… e che sicuramente mi coinvolgeva tantissimo nella sua lettura: la prima storia che presentava era “Paperino e il misterioso Mister Moster”, di Giovan Battista Carpi, inquietante e forse anche complessa alla mia prima lettura.
Subito dopo c’era una storia “diversa” dalle altre, migliore sicuramente, che allora targavo semplicemente come *bella*, e dunque meritevole di essere letta e riletta piu’ volte, magari da farsela leggere dai genitori, per coinvolgerli in un mondo fantastico, metterli a parte di un immaginario personale troppo grande e bello per essere confinato alla sola sfera personale.
La storia in questione trattava delle aspirazioni di Paperino di diventare giornalista, di un suo zio Gedeone, di un misterioso cuoco ronchisiano rapito a Paperopoli e di un curioso piatto a base di gamberi in salmi’.
Ci mise poco a diventare una delle mie preferite.
E non solo: tra le mie preferite ce n’erano, e ce ne sarebbero state, molte altre, tutte lette sulle pagine de “I Classici”: quella di una collana dall’impronunciabile nome; quella di un posto dove non c’era nient’altro che la fantasia di un tizio che si faceva chiamare “L’uomo nuvola” per riempire gli immensi spazi vuoti; quella dove appariva la dea Kali’; quella dove Zio Paperone rischiava di essere giustiziato a bordo di un galeone volante; un’altra ancora, dove Macchia Nera appariva e spariva come un fantasma; poi quella con una specie di uomo primitivo che parlava con un computer… l’elenco e’ interminabile, le storie sono tutte fantastiche, memorabili e pervase di una forza che e’ difficilissimo da trovare in altre.
Ovviamente non sapevo, ne’ potevo immaginare, che fossero tutte opera di una persona sola (francamente, nemmeno mi chiedevo come venissero fatti i fumetti, all’epoca). Fu dopo qualche anno (…forse dieci?) che scoprii il nome dell’autore: Romano Scarpa.
Romano Scarpa e’ stato l’autore che piu’ di ogni altro, secondo il mio modesto parere, ha contribuito in Italia alla nascita di una vera e propria scuola, anzi, dinastia del fumetto Disney: senza di lui non credo che le pubblicazioni Mondadori avrebbero raggiunto i livelli di successo e di qualita’ che fecero di Topolino l’albo a fumetti di maggior successo della nostra storia.
Ora la notizia della sua scomparsa mi lascia stordito, triste e depresso: ripenso a tutte le sue storie, alla lettura del libro sulla sua vita e il suo lavoro, agli articoli di commento alle sue storie, alla volta che ebbi la fortuna di incontrarlo a Expocartoon, dove mi fece una dedica su un numero de I Maestri Disney… ma soprattutto mi guardo, con gli occhi lucidi, il suo biglietto di auguri del Natale 2003 che mi arrivo’ come una fantastica sorpresa, e che ora mi ricordera’ per sempre di Romano Scarpa, un uomo cui tutti noi dobbiamo molto: i sogni non hanno prezzo e Romano ce ne ha regalati moltissimi, tutti indimenticabili, e che rimarranno per sempre nei nostri cuori, nei cuori dei suoi fan, che consapevolmente o meno contribuiranno sempre a far vivere il suo lavoro, raccontando le sue incredibile trame a chi ci sara’ per ascoltarle o per farle leggerle a chi ancora non le conosce.
Vorrei chiudere questo mio intervento/sfogo facendo notare come giusto questo mese su Zio Paperone in edicola venga ancora ristampata una sua storia, di moltisimi anni fa, ma ancora divertente, godibilissima ed avvincente…. tratta delle aspirazioni di Paperino di diventare giornalista, di un suo zio Gedeone, di un misterioso cuoco ronchisiano rapito a Paperopoli e di un curioso piatto a base di gamberi in salmi’…
i sogni non muoiono, mai.
Ciao Romano, e grazie.
– Paolo Castagno
26/04/2005, 13.44
Messaggio n° 56
26/04/2005, 13.50
Messaggio n° 57
Grazie, grazie e grazie di tutto ancora, caro Maestro.
26/04/2005, 13.59
Messaggio n° 58
26/04/2005, 14.39
Messaggio n° 59
Roberto
26/04/2005, 14.53
Messaggio n° 60
Ora il mondo mi sembra un po’ più vuoto…
26/04/2005, 15.41
Messaggio n° 61
Le sue storie erano gioielli.
Si potrà dire che forse dipende dal fatto che molte le ho lette in una fase (sotto i dieci anni di età) in cui si è molto ricettivi.. ma per me quei meravigliosi racconti sono fondamentali. Niente, dopo di allora, mi è mai rimasto impresso nella mente più profondamente. Non riesco a pensare a un mondo in cui potrei non aver letto la leggenda dello scozzese volante, le lenticchie di babilonia, o l’unghia di kalì, o una qualunque delle sue mille e mille storie. E’ come cercare di immaginare un mondo in cui manca qualcosa di fondamentale, come la capacità di leggere, o quella di parlare, o quella di sognare.
26/04/2005, 17.04
Messaggio n° 62
Come tanti ragazzi di almeno tre generazioni, sono cresciuto con le sue storie, e alcuni dei ricordi più dolci della mia infanzia sono segnati dalla presenza di quelli che poi avrei imparato a riconoscere come opere sue.
E’ fin da allora che ho serbato nel cuore il desiderio di diventare un autore Disney. E quando, ormai laureando in architettura, provai a muovere i primi passi in quella direzione, le chiesi un giudizio e un consiglio per me indispensabili. Si ricorda? Era un giorno di acqua alta, quando venni a deporre un rotolo di fotocopie nel paniere che sua moglie calò dalla finestra. Era il 1994, il 10 gennaio. Fu gentile, disponibile, attento, sensibile. Nelle lunghe telefonate di quei giorni fu prodigo di consigli e incoraggiamenti. Non lo dimenticherò mai.
Rimpiango di non averla mai incontrata, per poterla guardare negli occhi e dirle da vicino i miei due immensi grazie: per essermi stato accando già dalla mia infanzia con le sue meravigliose storie, e per avermi indirizzato e guidato da grande verso i miei sogni…
26/04/2005, 17.47
Messaggio n° 63
Arrivederci, Romano.
26/04/2005, 17.52
Messaggio n° 64
Nessuno di noi ti dimenticherà mai.
26/04/2005, 18.06
Messaggio n° 65
Non ricordo quale e’ stata la prima storia di Scarpa che ho letto (leggo sin da quando avevo 6 anni ed un disegnatore valeva l’altro), ma so perfettamente che ci ha regalato dei capolavori del fumetto, non solo in ambito disneyano, ma in generale. Storie cardine come “Paperino e i gamberi in salmi'”, “Topolino e la collana Chirikawa”, “Topolino e l’unghia di Kali'” sono solo un esempio dell’abilita’ del Maestro, che ora non potremo piu’ ringraziare per quello che ci ha regalato in questi anni. Resta, pero’, per quanto piccola, la consolazione che, ogni volta che leggeremo uno dei suoi capolavori, sara’ come averlo li’ vicino a raccontarci avventure indimenticabili!
Grazie Romano, e speriamo che ora ti trovi nell’amata Dimensione Delta!
26/04/2005, 18.38
Messaggio n° 66
Grazie di cuore, Romano.
26/04/2005, 20.37
Messaggio n° 67
Thank you very much and rest in peace, Romano.
26/04/2005, 23.11
Messaggio n° 68
26/04/2005, 23.46
Messaggio n° 69
27/04/2005, 00.53
Messaggio n° 70
Ti cercavo ogni giorno e mi parevi così lontano, in Spagna, ora però ti ritroverò sempre vicino, purtroppo devo dire perchè non ti rivedrò, però sarai sempre così vicino a me, a tanti altri come me, nel mio cuore, per sempre. Ti voglio tanto bene. Tuo, Giampiero.
Grazie Francesco, amico mio, per avermi permesso di scrivere ancora una volta al nostro, fin troppo povero di salute ma ricco come nessuno di bontà, Romano Scarpa.
27/04/2005, 02.13
Messaggio n° 71
27/04/2005, 09.20
Messaggio n° 72
27/04/2005, 09.33
Messaggio n° 73
Perdonate l’inadeguatezza, non riesco a dire altro di lui. Mi mancherà immensamente.
27/04/2005, 09.38
Messaggio n° 74
27/04/2005, 09.53
Messaggio n° 75
Thank you very much for the wonderful stories you brought to the Disney-universe.
27/04/2005, 10.02
Messaggio n° 76
The universes he created had a great impact on my formation; and deep in my heart I still do believe that there is a “Delta dimension” somewhere and that in far away Tegucicalpa on May 3rd every year it rains sardines.
27/04/2005, 10.13
Messaggio n° 77
27/04/2005, 10.59
Messaggio n° 78
27/04/2005, 11.42
Messaggio n° 79
27/04/2005, 12.17
Messaggio n° 80
27/04/2005, 12.27
Messaggio n° 81
Kiitos, Gracias, Romano!
27/04/2005, 12.33
Messaggio n° 82
27/04/2005, 12.52
Messaggio n° 83
27/04/2005, 13.06
Messaggio n° 84
Grazie per averci regalato tanti bei momenti con le tue storie.
Sarai sempre nei nostri cuori!
27/04/2005, 13.28
Messaggio n° 85
27/04/2005, 13.37
Messaggio n° 86
Sincere condoglianze alla famiglia Scarpa.
Emanuele Tarasconi
27/04/2005, 13.38
Messaggio n° 87
Ciao!!!
27/04/2005, 13.39
Messaggio n° 88
CIAO ROMANO.
27/04/2005, 13.39
Messaggio n° 89
27/04/2005, 13.58
Messaggio n° 90
Arrivederci, Maestro.
Antonella
27/04/2005, 14.01
Messaggio n° 91
Con te se ne è andato un pezzo importante della mia infanzia.
Grazie per tutto quello che mi hai dato. Non ti dimenticherò mai. E le tue storie mi parleranno ancora a lungo di te.
Piero
27/04/2005, 14.12
Messaggio n° 92
perchè le persone passano, i miti restano
GRAZIE DI TUTTO, ROMANO
ciao
27/04/2005, 14.28
Messaggio n° 93
Non penso se ne sia andato del tutto… Un gran pezzo di lui è rimasto qui con noi e le sue opere.
Sei un mito…!
Marty
27/04/2005, 14.53
Messaggio n° 94
Ecco come incontrai il Maestro. Era il 1992 e lavoravo in Disney già da due anni. Gaudenzio Capelli (all’epoca direttore di Topolino) mi aveva assegnato un compito delicato, e cioè la traduzione dal francese e l’adattamento del testo della lunga storia disegnata da Romano Scarpa in occasione dell’inaugurazione del parco di EuroDisney in Francia. Io avevo tradotto e – ammetto – spesso, tradito il testo originale. Tuttavia, a lavoro terminato, tutti in redazione mi parevano soddisfatti e contenti, e io pure lo ero. Era nato “Avventure a EuroDisney” in versione italiana, albo cartonato che avrebbe accompagnato i lettori italiani durante l’evento legato all’apertura dell’unico parco disneyano in Europa.
Romano Scarpa non l’avevo mai visto né conosciuto. Un giorno, Capelli entra in redazione e mi dice: “Venga, Lidia. C’una persona che vuole vederla”. E chi sarà mai?, mi domando. Voci di corridoio davano la presenza di Scarpa in Disney quella mattina. Un filo di paura mi percorre la schiena, poiché è vero che la storia tradotta era gradevole, ma ignoravo il giudizio degli autori, almeno di uno di essi. Che adesso era lì, con tutta probabilità, nell’ufficio del direttore ad aspettarmi. Mi sentivo una scolaretta condotta dal preside.
“E’ stata lei a tradurre la storia?”, esordisce “quel signore” in piedi a fianco di Capelli., indicando l’albo che tiene aperto fra le mani. Albo che riconosco subito, poiché era stato mia croce e delizia in quelle ultime settimane. Conoscevo a memoria la vivacità dei personaggi, il loro entusiasmo, il loro lato comico e una certa tenerezza. L’inimitabile disegno di Romano Scarpa. E quante volte mi ero sentita inadeguata nell’adattare il testo, che volevo fosse leggero, comico, entusiasta e vivace come il disegno.
Il tono di voce è schietto, sbrigativo. Che dire? Nel giro di pochi secondi mi si spalanca il terreno sotto i piedi: “quel signore” davanti a me è Romano Scarpa (che Iddio mi fulmini!), sono spaventata al pensiero che il mio lavoro non gli sia piaciuto e, peggio di peggio, tremo all’idea che io sia addirittura colpevole di avergli danneggiato la storia. Mi sento morire: la prima volta che incontro uno dei miti della mia infanzia è per prendermi una critica da lui.
Balbetto: “… sì…”. Mentre il pavimento mi sta risucchiando in un gorgo di cemento e moquette, il viso di “quel signore” si apre in un sorriso cordiale e benevolo. Come una eco lontana mi giunge la voce del direttore che formula la parola “… Scarpa…”, mentre Romano mi porge la mano e mi dice: “Bel lavoro! Quando l’ho letto, mi son detto: questo è uno che ne capisce di fumetti!”. Che poi, “uno” è “una”. Comunque, quelle parole sono miele sul mio capo, pronunciate con l’accento veneziano che da sempre trovo simpatico. Dunque, il primo incontro con Romano Scarpa è un apprezzamento del Maestro nei confronti di una “addetta ai lavori” (che Iddio mi strafulmini!) cresciuta con le sue storie e con quelle di altri autori che hanno reso grande l’universo disneyano.
Gli confesso che, come altri hanno imparato ad apprezzare gli spinaci per via di Braccio di Ferro, da piccola mi sono affezionata alle lenticchie grazie alle Lenticchie di Babilonia e che, in definitiva, le sue storie avevano persino influenzato certe scelte (o preferenze) nella mia vita (e chissà a quanti è capitata la stessa cosa). Come tutti coloro che sono realmente grandi d’animo, Scarpa sapeva mettere a proprio agio le persone, ma non era una posa né un vezzo. Gli piacevano i disneyani, ecco tutto, sapeva riconoscerli e con loro pretendeva il “tu”, indipendentemente dall’età o dalla posizione professionale o da quant’altro. Poi, certo, non a tutti riusciva di rivolgersi a lui in questa forma colloquiale (a me, per esempio, riusciva una volta sì e tre no). Però, fra “disneyani”, Romano Scarpa teneva a questa confidenza, a questa vicinanza. Io lo trovavo assolutamente straordinario. Aveva il fare affettuoso del buon padre e una sottile ironia che si trova anche nelle sue storie. I suoi testi non erano mai superficiali e si capiva che vi era uno studio dietro o semplicemente una matta voglia di divertire e di divertirsi.
Negli anni successivi, mi è capitato più volte di incontrare il Maestro. Ma un’altra cosa di lui ricordo adesso con commozione, ed è questa. Romano Scarpa aveva la gradevole abitudine di telefonare ad alcuni amici il giorno dell’Epifania per scambiarsi gli auguri: ero onorata di fare parte di questo novero di telefonate il giorno della Befana. A Natale chiamavo io, all’Epifania lo faceva lui e la cosa suscitava la mia ilarità, poiché sembrava che volesse fare gli auguri a una “befana” per la Befana. In realtà così non era. Si parlava a lungo di fumetto (che sembrava fosse uno dei suoi argomenti preferiti), comprendevo certe sue amarezze, apprezzavo la sua infinita umanità e semplicità. Negli anni successivi avrei avuto l’impagabile fortuna di intervistare Carl Barks e anche nel Maestro statunitense avrei trovato la stessa grandezza dell’uomo che avevo percepito in Scarpa: una grande generosità nei confronti del lettore, che va accompagnato nel mondo delle emozioni con grazia e delicatezza, che deve divertirsi e sapersi immedesimare nelle avventure dei suoi eroi di carta e di inchiostro. Scarpa lo faceva da mezzo secolo e sempre ad altissimo livello. Così come Barks e Gottfredson… non credevano che stessero realizzando capolavori. E, invece.
Scarpa faceva parte di quella cerchia di persone, solo avvicinando le quali già uno si sente migliore e più sicuro. A stargli accanto e a parlargli vi era solo da imparare e da starsene basiti e ammirati.
Ho un solo cruccio: quello di non avere mai potuto intervistare il Maestro, né nella sua casa veneziana né nella sua nuova residenza in Spagna. Scarpa tuttavia diceva moltissimo nelle sue storie, che per fortuna rimangono intatte e integre, per la gioia delle generazioni passate, presenti, future.
Sono addolorata per la perdita di uno dei miti della mia infanzia: come già dissi per la scomparsa di Barks, li si crede immortali, come dotati di una speciale licenza di vita senza scadenza. Certo, adesso il firmamento disneyano ha una stella in meno, ma Scarpa ci lascia una eredità che non andrà perduta e che mi auguro sia fonte di gioia, di apprendimento, di ispirazione per i nuovi artisti.
A Romano Scarpa va tutta la mia infinita gratitudine.
Ciao, Maestro!
Con affetto, stima, profonda amicizia. Sempre.
Lidia
27/04/2005, 14.56
Messaggio n° 95
27/04/2005, 15.15
Messaggio n° 96
27/04/2005, 16.16
Messaggio n° 97
27/04/2005, 16.24
Messaggio n° 98
Da bambino non conoscevo ancora che nome avevano chi scriveva e disegnava fumetti Disney. Comunque quando vedevo certe espressioni di Topolino e Paperino riuscivo a distinguere il tuo tratto da chiunque altro. Grazie per le tue “lenticchie di Babilonia”, “la bnda dello starnuto”, “la formula fonica”, il “tokamak”, “i paperoidi”, Paperetta Ye-Ye, Trudy, Brigitta e il “balabù”, “la storia di Marco Polo”… Nelle tue storie non ti limitavi solo a stupire i lettori e a invitare a guardare belle figure. Facevi allargare la mente a tutti noi, facendo sia divertire sia pensare sia imparare.
Grazie di tutto Romano.
27/04/2005, 17.02
Messaggio n° 99
27/04/2005, 17.57
Messaggio n° 100
24/04/2005, 18.01
Messaggio n° 1
Passarono gli anni, vennero le Paperolimpiadi che mi presero non poco (anche se ormai avevo 13 anni) e alla fine scoprii che Scarpa era anche l’autore dello Scozzese Volante e delle altre storie di quel periodo. Infine venne internet, e finalmente fui in grado in qualche modo di incanalare la mia passione per questo grande autore dedicandogli un sito. Riuscii anche a procurarmi il suo indirizzo (ormai in Spagna) e a scrivergli. Non gli chiedevo nulla, naturalmente, ma lui invece mi rispose gentilissimo, con una lettera e persino un disegno. Così, il giorno del suo compleanno del 2002 (mi pare), dopo che un paio di amici mi avevano detto di averlo appena chiamato per fargli gli auguri, mi feci coraggio e lo chiamai anch’io. E passammo una decina di minuti al telefono a chiaccherare. Ora mi pento di non averlo chiamato altre volte, ma sinceramente non volevo disturbare. Ho ricevuto poi da lui gli auguri di Natale nel 2003, dove mi chiedeva anche informazioni sulla VHS del “Quarto Re”, di cui gli avevo accennato nella mia prima lettera.
Proprio la scorsa settimana avevo finalmente forse adocchiato una copia in PAL su Amazon che volevo comprare ed inviargli…
Grazie Romano, grazie davvero di cuore. Non ti dimenticheremo.