Di Romano Scarpa tratto da Ankantekijät n°2, del 16 settembre 2003. (Traduzione di Francesco Spreafico.)
“Il 3 Marzo di ogni anno, nei pressi di Tegucigalpa in Honduras, piovono sardine”. Lessi di questa leggenda, inventata dai giornali sensazionalisti, anni fa. Non ci credetti per un solo istante, ma mi dette l’idea per scrivere una grande storia.
Ad ogni modo, mi serviva qualcosa di più per far funzionare la storia come volevo io. Presi l’idea della nave fantasma volante dal film “Pandora” (Pandora and the Flying Dutchman), con James Mason e Ava Gardner. Combinando le leggende della pioggia di sardine e della nave fantasma scrissi la mia storia di paperi con Paperone, Paperino e i ragazzi. Spedii la mia proposta a Mario Gentilini, l’allora direttore di Topolino. Immagino avesse fiducia in me, perché non volle nemmeno leggere l’intero soggetto, voleva solo vedere la storia finita su carta. Gentilini era un professionista che non lodava invano. Dal suo brontolio benevolente, dedussi che la storia gli era piaciuta.
A quel tempo non ero al corrente del fatto che l’assurda storia della pioggia di sardine non fosse inventata e che invece fosse completamente vera! Inoltre ero anche all’oscuro del fatto che quasi simultaneamente il grande Carl Barks avesse completato una storia su di una nave fantasma (senza le sardine). Quando disegnai la storia non avevo visto il suo “Olandese volante”, e sono altrettanto certo che lui non vide mai la mia storia. Ci imitammo inconsapevolmente?
Più avanti avvenne un’altra coincidenza simile quando creai Sgrizzo Papero, “il papero più balzano del mondo”. Nello stesso anno gli studi Disney di Burbank presentarono il cugino Paperoga, del favoloso Al Hubbard, che sarebbe potuto essere il fratello gemello di Sgrizzo. Un’altra imitazione? Non credo. È stata semplicemente un’altra casualità.